9574 visitatori in 24 ore
 702 visitatori online adesso





destionegiorno
Stampa il tuo libro



Giomiri

Giomiri

Scrivendo lascio piccole tracce affinché io possa comprendermi e gli altri sappiano meglio interpretare i miei silenzi...
Scrivere mi regala serenità, mi riconcilia con il mondo. ... (continua)


La sua poesia preferita:
In perfetto equilibrio
E il silenzio s’è fatto acqua,
tra i respiri trattenuti
questa casa non ci somiglia più.
I muri sono ombre
tra tutte le parole lasciate lì, a macerare,
mentre il sonno non viene.
Raccolgo la biancheria sparsa per le stanze,
tracce mischiate a...  leggi...

Nell'albo d'oro:
Il mio amore di pece
Il mio amore di pece
esiste perché tu esisti
e scivola come lacrima
dagli occhi alla bocca
che ti attende

E' nero il mio amore di pece
come la notte che m'inghiotte
incapace di lenire il mio amore
- il mio dolore di te -

Affondo...  leggi...

Luce
Nella brevità di un respiro
nasco
e l’universo immobile
m’attende

Ch’io versi la prima lacrima
ad irrigare l’arsura eterne delle parole

O che il mio vagito
infranga il silenzio
della solitudine che mi guarda

Nulla è...  leggi...

Da quand'è
Da quand'è che il tuo nome
non si affaccia alle mie labbra
e con leggerezza
si confonde
con l'eco di quei giorni
mortali
Da quand'è che le mie mani
hanno nostalgia delle tue
timide e appassionate
ad esplorare quella...  leggi...

Di te m'accorgo ora
Di te m'accorgo
ora
che il ventre piatto
s'increspa a cercar il fiato
lentamente s'insinua negli occhi
confondendo la luce
con quel riverbero che si fa smeraldo
e conserva la maturità del cielo.
E l'onda si fa piena
e mi fa custode...  leggi...

Padre e figlio
Ti scrivo figlio mio

La notte si sta portando via ogni mia speranza

Ti penso figlio mio

Mi culla il desiderio di un...  leggi...

Mio nome
"Mio nome"

Se questo
è quanto resta del nome
(mio nome),
braccia lungo i fianchi
a trattenere
corpi...  leggi...

Amico
Ti ho cercato fra molti visi
due scuri carboni
che dessero al cuore
sussulti
Ho cercato
le ombre e le luci
che spesso...  leggi...

Il mio amarti
Non sono anni
quelli che vedi
scolpiti a matita
sul tuo viso
Ma perimetri
di secoli d'amore.
Perché se...  leggi...

Fotografia - dedicata a Alda Merini
C'è il fumo
di quell'eterna sigaretta,
fra te e l'obbiettivo
come velo
sulla profondità di uno sguardo...  leggi...

Giomiri

Giomiri
 Le sue poesie

La sua poesia preferita:
 
In perfetto equilibrio (06/07/2019)

La prima poesia pubblicata:
 
Fotografia - dedicata a Alda Merini (12/01/2006)

L'ultima poesia pubblicata:
 
Ho scoperto (09/03/2024)

Giomiri vi consiglia:
 In perfetto equilibrio (06/07/2019)
 Il tuo profumo (06/03/2020)
 Il mio amarti (19/01/2006)

La poesia più letta:
 
Quando il mio corpo è col tuo (16/09/2010, 16197 letture)

Giomiri ha 10 poesie nell'Albo d'oro.

Leggi la biografia di Giomiri!

Leggi i 115 commenti di Giomiri


Leggi i racconti di Giomiri

Giomiri su Facebook


Autore del giorno
 il giorno 16/02/2020
 il giorno 16/02/2020
 il giorno 19/06/2019
 il giorno 19/06/2019
 il giorno 20/03/2019
 il giorno 20/03/2019
 il giorno 20/03/2019
 il giorno 20/03/2019

Seguici su:



Cerca la poesia:



Giomiri in rete:
Invia un messaggio privato a Giomiri.


Giomiri pubblica anche nei siti:

RimeScelte.com RimeScelte.com

ParoledelCuore.com ParoledelCuore.com

ErosPoesia.com ErosPoesia.com

DonneModerne.com DonneModerne.com

Aquilonefelice.it AquiloneFelice.it




Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Il mio giorno speciale

Sociale e Cronaca

Ho aperto gli occhi. Intorno il buio è rotto da quel po’ di luce che filtra dalle persiane chiuse. Tra qualche minuto la sveglia suonerà, come sempre, alle 5,15.

La spengo, non serve che suoni. Intanto allontano le coperte. Il tepore del mio letto evapora presto, troppo presto e mentre mi siedo sul letto, le mie mani corrono verso la mia vecchia vestaglia.

Vado alla finestra e la apro. Lascio che l’aria pungente mi oltrepassi e si impossessi della mia camera, di quella che è tutta la mia casa: una camera sola, dove la sera i fumi della cucina accompagnano il mio sonno.

Il caffè è quasi pronto e mentre aspetto, finisco di vestirmi. Tra poco lei sarà qui. Come ogni mattina, puntuale. Verrà a prendermi con la sua Panda, riluttante. Lei c’è. C’è sempre stata, per me.

Devo tutto a lei, la casa, il lavoro e fra qualche anno la pensione. Grazie a lei.

Non ho potuto scegliere, quando sono tornata. Ho accettato senza alcuna esitazione: tutto sarebbe stato meglio di quell’inferno.

E le guardo le mie mani: sempre gonfie e screpolate. La colpa è dei guanti: non le fanno respirare. Pulisco gli uffici. Non era quello che volevo, ma i sogni sono come le bolle di sapone: volano in alto e poi scoppiano…

Ero bella da ragazza, me lo dicevano tutti. Volevo fare l’attrice, lo volevo proprio. Lasciarmi quella miseria alle spalle, potermi comprare tanti vestiti e non avere più fame. Quando parlavo così, mia madre abbassava gli occhi e scuoteva la testa.

Piangeva, mia madre, quando mi vide partire con tutte le altre, per quella città, così lontana. Cercavano ragazze per un film. All’inizio avremmo fatto solo le figuranti e poi chissà. Non le capivo le sue lacrime: avrei fatto l’attrice, guadagnato bene e se ero abbastanza fortunata potevo anche incontrare un uomo che mi sposava e mi trattava come una principessa.

Me le ricordo ancora le risate e le canzoni cantate a gran voce durante quel viaggio. E mi ricordo anche la paura, lo sconcerto di quella prima sera: compresi allora le lacrime di mia madre.

Non capivo cosa dovevo fare. Non capivo perché mi trovavo su quel marciapiede vestita come una prostituta, con quei fari che mi ferivano il cuore e le lacrime salate e la voglia di scappare. E le botte e gli insulti, quando provai a dire che c’era un errore: io dovevo fare il cinema.

Il timbro terribile di quella risata, ancora attraversa i miei sonni e sono passati trenta anni.

Ero in vendita, non ero altro che un corpo. Imparai presto a tacere, a non ribellarmi più: quelle che ci avevano provato venivano inghiottite dal nulla. Corpi senza nome, senza identità. Dignità violate.

Volevo solo scappare, così imparai a tenere le briciole per me. Le nascondevo in una vecchia calza, sotto il materasso di quello stanzino che ospitava me e altre tre come me. Ogni giorno contavo le mie briciole: ogni notte avrei potuto aggiungere una briciola in più.

Mi accorsi di essere incinta dopo sette mesi di quella vita. Non lo so chi era stato. Come avrei potuto? Non c’erano facce, solo voci che chiedevano: - Quanto vuoi? –

Non lo dissi a nessuno. Avevo paura, stavo male e avevo paura. Cercai di mimetizzare la mia condizione. Per tutti ero solo ingrassata.

Una mattina mi svegliai scossa da onde che mi prendevano e mi lasciavano senza fiato: stavi arrivando. Fui fortunata, quella mattina, ero sola.

Misi dei vecchi giornali sul pavimento, liberai il letto dal materasso per potermi attaccare alla sua base, avvicinai a me un asciugamano pulito e attesi. Non aspettai molto, mi scivolasti fuori senza un vagito, neppure io gridai.

Mi guardavi con quel tuo faccino rugoso. Si, sono sicura che mi stavi guardando cercando di imprimere nella tua acerba memoria i miei occhi smarriti. La cosa più difficile fu tagliare il cordone, ma lo avevo visto fare a mia madre così tante volte che tutto andò bene. Ti pulii e ti avvolsi in una coperta, continuavi a guardarmi senza piangere.

Era affollato, quell’ospedale, un via vai continuo di gente. Non mi notava nessuno, nessuno si occupava di quella ragazza con il suo piccolo fagottino in braccio. Dovevo scegliere un posto, un posto giusto. Lo trovai, c’erano i distributori di bibite e un piccolo tavolo. Ti appoggiai sul quel tavolino.

Mi voltai a guardarti, e lo so, anche tu mi stavi guardando. Quando uscii da quell’ospedale cominciai a correre, stavo scappando.

Non smisi di correre sino a quando non arrivai al mio paese. Ma non tornai a casa mia, andai da Anna.. Non mi chiese nulla, mi accolse e basta.

E oggi compi trent’anni, figlio mio. Non saprò mai che uomo sei diventato, ma so che ti porti nel cuore il mio sguardo smarrito. Oggi lo racconterò ad Anna.

Giomiri 09/12/2010 18:39 1185

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.

SuccessivaPrecedente
Successiva di GiomiriPrecedente di Giomiri

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:

emozionante e drammatica...complimenti (Mirella Santoniccolo Mairim14)

mi piace moltissimo il tuo crudo narrare (radicedi64)



Vedi i racconti di Giomiri:
nella categoria:
dell'anno:
















Pubblicate i vostri lavori in un libro

Volete pubblicare un vostro libro, un libro vero? Su carta, con numero ISBN? Con la possibilità di ordinarne copie a prezzo ridotto per voi ed i vostri amici?
Facciamo un esempio: se avete un manoscritto su file doc, docx, odt o pdf già pronto secondo i formati e le impostazioni standard (vedi specifiche) ed un bozzetto di una copertina con immagine a 300dpi allora vi possiamo già fare un esempio del costo con il nostro servizio editoriale base:
Libro di 120 pagine in formato "6x9" (15,24x22,86 cm) in bianco e nero e copertina flessibile opaca a colori pubblicato con il nostro servizio base: 50 copie a 149 euro, 100 copie a 266 euro, 200 copie a 499 euro, comprensive di stampa, iva e spedizione.
Per informazioni cliccate qui.
Attenzione: non tutte le opere inviate verranno accettate per la pubblicazione, viene effettuata una selezione

Racconti

Amore
Parte 1
La prima volta
Vuoto a perdere
Anna
Come una carezza
L'albero di Natale
Venerdì
Lettera a mio padre
Resta con me
Torna a casa
L'estate dell'83
Biografie e Diari
Parte 0
Sempre Donne
Buio
Fantasy
Maledetto!
Io lo amo
Ragazzi
Restauratore di cuori
Sociale e Cronaca
Non c'è perdono
Con te c'è la tua mamma
Ho fame
Il mio giorno speciale

Poesie



Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .
Inserite la vostra pubblicità su questo sito: https://adwords.google.com/cues/7505CA70FA846F4C06E88F45546C45D6.cache.png

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it